Hänsel e Gretel: la continuazione di una storia

Avete mai pensato a dove i fratelli Hänsel e Gretel, dopo esser usciti indenni dalla strega cattiva ed esser diventati adulti, sono andati a vivere? Noi del gruppo stalker abbiamo avuto qualche idea, e abbiamo perfino trovato quello che potrebbe essere la continuazione della fiaba germanica dei fratelli Grimm. La loro avventura continua a Villa Estense, piccolo comune di 2000 abitanti nelle campagne del Padovano.

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La casa delle favole

La casetta delle fiabe si trova a Villa Estense, non molto distante dal centro. A lato della strada troverete questa casa immersa nel verde e sommersa da alcuni rampicanti. Per entrare non dovrete nemmeno scomodarvi di scavalcare cancelli o passare sotto qualche rete in quanto è tutto aperto.

Non esistono nemmeno dei guardiani che controllano la zona, se non gli spiriti dei due fratelli che vi accompagneranno durante tutta l’esplorazione.

I due fratelli: Nelly e Alice

Bene, ora dobbiamo comunicarvi che la nostra storia non riguarda Hansel e Gretel ma due altri fratelli: Nelly e Alice. Lei si chiamava Alice Nellj e lui Nellino Bergamini. Erano nati rispettivamente nel 1922 e nel 1925 a Berra ( Fe) e si sono trasferiti nel 1946 a Villa Estense con la madre rimasta vedova da poco.

Entrambi insegnanti di elementari, la sorella si ritirò dall’insegnamento per accudire la madre malata, mentre lui faceva qualche supplenza. Si racconta che quest’ultimo facesse lezione con la bici in classe non fidandosi di lasciarla incustodita nel cortile della scuola.

Negli anni ’60 la provincia di Padova doveva sistemare la provinciale che conduceva a Vighizzolo e per rettificare la curva che passava proprio davanti alla casa dei Bergamini e decise di espropriare il loro terreno. Lui andò di matto , arrivarono i carabinieri da Carmignano e si fece qualche giorno di camera di sicurezza a Este. Da quel giorno si ritirarono a condurre una vita quasi di clausura, abbandonando tutto per seguire la loro vera passione: l’arte.

La loro vita era simile a quella di due Eremiti, senza acqua (all’interno non esistono bagni o lavandini), elettricità e gas. Non parlavano mai con gli abitanti della loro piccola città di campagna e mangiavano esclusivamente il cibo che cresceva nel loro orto.
Alice, amante dell’ordine, era sempre in casa con indosso scarpe col tacco, cucendo vestiti e occupandosi delle faccende domestiche, mentre Nelly andava al mercato locale per vendere alcuni dei loro lavori e comprare nuove vernici. Nelly amava a tal punto sua sorella che la soprannominava la “Divina” e vivevano uno per l’altro.

Poi nel 2007 Alice morì e per suo volere venne sepolta con indosso pelliccia e scarpe di pitone. Da quel momento Nelly abbandonò la casa e, prima di raggiungere la sorella nell’aldilà, finì in due case di riposo (l’ultima della quale a Casale di Scodosia) dove ogni giorno raccontava di quanto importante fosse per lui sua sorella. Nelly costruì in onore di sua sorella una coppia di Cherubini e un busto della stessa, posizionati ora nella cappella del cimitero di Villa Estense.

Leggende 

I fratelli Orchi

A causa del loro strano modo di vivere girano molte voci riguardanti questi due fratelli. Alcuni parlano di un giardino incantato che incantava e attirava i bambini che poi a sua volta venivano catturati, uccisi e mangiati. Si ritiene inoltre che i resti siano stati sepolti in una fossa nella parte posteriore del giardino.

I genitori

La seconda leggenda riguarda il padre dei fratelli il quale si riteneva fosse una spia per conto dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione da parte degli Alleati e dai partigiani decise di rifugiarsi in questa casa di campagna, dove vi morì pochi anni dopo. La realtà invece è che il padre morì folgorato durante un lavoro con i cavi ad alta tensione (questo incidente traumatizzò talmente la famiglia che decisero di vivere senza energia elettrica) e in questa casa vissero solamente con la madre.

Madre molto legata ai figli, quest’ultimi le dedicarono un mazzo di fiori dipinto in una delle stanze superiori con la scritta “Solo per Mamma”. La madre ha vissuto sempre col desiderio che Nelly e Alice si sposassero. Forse per questo nel giardino, tra i diversi rampicanti e alberi, troviamo una coppia intenta a baciarsi, raffigurando i due fratelli vicini e assieme anche nella morte.

C’era un volta…

Il primo pensiero che  passa per la mente, dopo esser entrato in questo mondo delle favole, è quello di essere finiti dentro una specie di museo. Gli alberi e l’erba che crescono spontaneamente e rigogliosi fanno parte di questo mondo fantasioso ricco di melodie.

Il giardino incantato e le statue

Le statue accolgono calorosamente gli ospiti: un gatto e un coniglio vestiti di tutto punto ci danno il benvenuto nella loro casa. A fare compagnia a questi due animaletti ci sono alcuni principi e principesse, il Cappellaio Matto, Don Chisciotte della mancia e diverse varietà di animali fantasiosi. Altre statue invece non sono in condizione di parlarci e rimangono distese sul pavimento, prive di arti e alcune perfino con la testa mozzata. In mezzo a questo tumulto Nelly e Alice si stringono la mano, quest’ultima con lo sguardo malinconico rivolto verso il basso. Si racconta che queste due statue sono state realizzate da Nellino dopo la morte della sorella.

Nel giardino incantato, dopo non molto che lo si visita, è possibile ancora ascoltare alcune voci. Opere d’arte, statue, quadri prendono vita e parlano, facendo domande su quale sia la nostra storia e allo stesso tempo raccontando la loro.

Tutto attorno a noi è vivo! Ciò che i due artisti hanno messo nelle loro opere era la loro anima, e questa è l’anima di qualcuno che ha dedicato tutta la vita alla sua passione.

Hans Andersen

Il passo successivo è stato quello di entrare dentro la casa … e l’unica parola che è venuta fuori dalle nostre bocche è stato un sonoro “woooow!”. Tutta la casa è dipinta con varie storie fiabesche. Mentre cerchiamo di scoprire qualche indizio in più sulla vita dei due giovani fratelli, veniamo a conoscenza che Nelly e Alice sono grandi fan di Hans Andersen! Sparpagliati per la casa altri documenti, un vangelo, indumenti lavorati a mano e appunti degli stessi fratelli.

Katia Riciarelli e Luciano Pavarotti

Più continuiamo con la nostra esplorazione, più rimaniamo a bocca aperta. In due stanze diverse scopriamo due televisori. Ricordiamo che Nelly e Alice non avevano elettricità, quindi cosa ci fanno due televisori in casa? Ecco un altro pezzo di design che va ad arricchire la loro collezione di capolavori: sopra gli schermi sono state dipente due foto in omaggio a Katia Riciarelli e Luciano Pavarotti.

(“Perché hai bisogno  di una televisione quando sei già nel mondo delle fiabe?..”).

In un’altra stanza, sparsi per il pavimento e buttati alla rinfusa nell’armadio, troviamo vecchi vestiti e  ricordi degli anni ’80.

Da dentro la casa, attraverso le finestre, è possibile spiare i “guardiani” del luogo. Questi piccoli uomini colorati, simili a marionette, stanno sull’attenti in piedi su alcuni piedistalli fuori dall’ingresso. Alquanto inquietante e spaventoso quando involontariamente vengono illuminati dalla luce delle nostre torce.

La casa si erge su due piani, e al secondo troviamo delle scale che portano fin sopra il tetto. Arrivata la sera, ci ritroviamo immersi negli alberi, nel buio e con un filo di nebbia che lambisce le nostre teste.

Lasciamo questa casa a tarda notte, consapevoli di aver visitato uno dei posti abbandonati più incredibili e speciali della nostra vita.

Fine!

… PS: Fatto che è successo a Jacopo
Quando era più giovane, 12 anni fa, accidentalmente ha raggiunto questa casa con un suo amico. Pensando fosse abbandonata, decisero di visitarla ma purtroppo tutte le porte erano chiuse a chiave. Dopo pochi minuti un vecchio uscì dalla finestra urlando qualcosa come: “no-no, vai via da qui, vai all’inferno”.

Proprio ora capisce chi era quell’uomo … Nelly!

 

Sulla mappa 

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