ศาลา, Rifugio nella Strada

Sulla strada per arrivare a Pai, dopo esserci abbuffati alla grande in un ristorante a pochi chilometri da Chiang Mai, inevitabilmente e senza preavviso sentiamo l’immediato bisogno di chiedere al nostro autista di lasciarci sul bordo della strada.

Posizione

Il rifugio per viaggiatori si trova sulla strada per andare a Pai, a 30 km dopo aver iniziato la terribile serpentina che metterà a dura prova il vostro stomaco.

Non visibile passando in macchina, solamente con l’ausilio della nostra mappa riuscirete ad arrivarci.

Non c’è alcun guardiano e nessuna rete da scavalcare, questa volta vi è andata bene.

Storia

Questo luogo abbandonato è chiamato in thailandese “ศาลา” /Sa-La/, che significa rifugio. La gente di solito costruisce Sa La lungo la strada per permettere ai viaggiatori di avere un posto dove potersi riposare e riprendere le energie.

Purtroppo non siamo riusciti a raccogliere niente sulla storia passata di questo rifugio.

Descrizione

Ci accasciamo al suolo come due salami, senza energia e con il mondo che ci ruota tutto attorno.

Cinque minuti di sosta, poi attraversiamo la strada e prendiamo la prima stradina che ci capita a tiro. Venti metri ed eccoci qui. Nessuno ad accoglierci, solo noi e il nostro infinito mal di stomaco.

Solo dopo qualche istante, dando il tempo al nostro corpo di riprenderci, ci accorgiamo che questo luogo è abbandonato.

Ritorniamo in vita e subito ci mettiamo a fare fotografie a destra e a sinistra.

Ci sono due portici sotto i quali sono posizionate svariate panchine in pietra. Sopra le nostre teste alcune tabelle in legno mostrano la lista dei donatori che supportavano la costruzione di questo Sa La, con il quantitativo in Baht (la moneta thailandese).

Quasi posizionato al centro vediamo una specie di altare circondato dalla vegetazione. Mi faccio strada tra un’erbaccia e l’altra e scorgo che sotto a questo “altare” ci sono ancora alcune braci che ardono.

“Che siano venuti a fare barbecue di recente?” ci domandiamo.

Poco più distante ci sono le toilette, anch’esse avvolte dalle piante. In alcune di esse non riusciamo nemmeno ad aprire la porta, poiché gli arrampicanti hanno completamente avvolto l’entrata.

Andiamo a sederci sulle panchine in pietra, posizionamo i nostri materassini sopra di esse, pronti per fare un pisolino.

Alla fine, che sia abbandonato o no, questo rifugio è servito ad aiutare due viaggiatori senza speranza come noi.

Sulla mappa

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