Una villa dispersa nelle campagne e una camera oscura…
Strane creature si svegliano di notte, strisciando nel buio e rivolgendo i loro occhietti supplicanti verso il cielo.
La montagna tra alienazione, abbandono e spopolamento…
Le lacrime avvolgevano il tenero viso della sposa in bianco mentre abbandonava l’altare di rose e la sua pila di vesti all’incuria del tempo.
Il tatuaggio come prodotto artistico eterno e il tatuatore la parte effimera.
Una divisione tra il sacro (il luogo abbandonato) e il profano (la società). Solo a certi individui, dotati di una certa conoscenza e quindi carichi di una certa energia, possono oltrepassare questa soglia.
Girovagando per Guwahati, e percorrendo la riva di uno dei più grandi fiumi dell’Asia, con mia sorpresa capito vicino a un tempio che a prima vista sembra molto particolare e del tutto non turistico.
All’improvviso vidi un maestoso barbagianni d’altri tempi; balzando e scuotendo le ali si librò in aria, puntando in direzione opposta alla mia.
Il mantello, la bandiera e perfino la tunica da monaco…tutto dentro il ripostiglio delle meraviglie!
Nel bel mezzo della foresta del Vietnam ecco che sbuca dal nulla questa piccolo relitto blu, senza anima e con solo una pianta a reggere le sue mura.