Insediamenti italiani a Rodi

Villa Mussolini Rhodos

Coloni italiani a Rodi

I coloni italiani approdarono nel Mar Egeo e nelle isole del Dodecaneso negli anni Trenta durante il governo fascista di Benito Mussolini.

In quel periodo molti importanti architetti, archeologi, storici e urbanisti di Roma collaborarono per ricreare monumenti e siti storici dell’ex Impero Romano seguendo le linee guida del Duce.

Villa Mussolini Rhodos

Il primo governatore delle isole italiane dell’Egeo, e colui che lasciò l’impronta più duratura su Rodi, fu il diplomatico Mario Lago (1924-1936). Si distinse per la politica lungimirante e rispettosa dell’identità etnica e culturale degli abitanti della colonia e per un grande piano di opere pubbliche a Rodi e nelle altre isole. Favorì l’integrazione delle comunità ebraiche greche, turche e latine dell’isola di Rodi con i coloni italiani.

Nel 1940, gli italiani insediati nel Dodecaneso erano quasi 8.000, concentrati soprattutto a Rodi. Nel 1947, dopo la Seconda Guerra Mondiale, le isole passarono in possesso della Grecia: di conseguenza la maggior parte degli italiani fu costretta a emigrare e tutte le scuole italiane vennero chiuse. Tuttavia, la loro eredità architettonica è ancora evidente, soprattutto a Rodi e a Leros.

Abandoned italian settlement in Campochiaro, Eleousa

Campochiaro

Campochiaro (Elousa ora) è un villaggio che si trova ai piedi del monte Profitis Elias (Profitis Ilias), dove un tempo soggiornavano gli ospiti ufficiali di Rodi, designato come luogo di ritiro di Mussolini. Viene progettato intorno al 1935 come centro termale durante l’occupazione italiana e come base operativa per i taglialegna, che potevano così spedire facilmente il legname rodiese in Italia. Il loro obiettivo non era solo lo sfruttamento del legname, ma anche la cura della foresta a scopo turistico.

Abandoned italian settlement in Campochiaro, Eleousa

Queste persone erano state invitate a Rodi, dal Nord Italia, più precisamente dalla Val di Fiemme, nella parte orientale del Trentino per volere dell’allora governatore, Mario Lago, nell’ambito di un progetto più ampio legato alla massiccia campagna di costruzioni che si stava svolgendo in tutta l’isola. Esso prevedeva anche l’insediamento di alcune comunità rurali provenienti da tutta Italia, con il compito di questi coloni di occuparsi delle foreste locali. Ora, proprio questo governatore riuscì – grazie a un atteggiamento piuttosto conciliante e alle sue politiche oculate – a favorire un clima di relativa pace e collaborazione tra le due comunità dell’isola, ma la nomina di un successore molto più “fascista” (Cesare Maria de Vecchi) bastò a rovinare anni di duro lavoro.

Abandoned italian settlement in Campochiaro, Eleousa

La guerra e poi l’occupazione tedesca fecero il resto. La maggior parte dei coloni se ne andò tra il 1940 e il 1943; alcuni rimasero fino al 1947… quando Rodi fu unita alla Grecia, gli italiani furono espulsi e Campochiaro assunse il nome attuale di Elousa. Ora del design italiano art déco rimane solo abbandono e fatiscenza. Dei tre edifici costruiti dagli italiani alla fine degli anni 30 solo uno è in buono stato ed ospita la sede della polizia.

Abandoned italian settlement in Campochiaro, Eleousa
Abandoned italian settlement in Campochiaro, Eleousa

Posizione urbex

Villa Mussolini

Tra le montagne di Rodi, in località Profitis Elias, vicino al villaggio di Archangelos a soli 25 km dal capoluogo, si trova la villa estiva dei governatori dell’isola durante l’occupazione italiana (1912-1943). Villa de Vecchi si trova di fronte ai due alberghi costruiti in stile alpino, l’Elafos e all’Elaphina Hotel, ulteriori esempi dei piani del dittatore fascista di fare di Rodi un avamposto dell’impero italiano.

Urbex in Rhodos
Abandoned hotel in Rhodos

Il palazzo conserva ancora la cappella originale anche se vandalizzata e ricoperta di rifiuti.  Le porte-finestre con cornice in legno, che corrono lungo una parete del soggiorno principale, offrono la possibilità di godere di una vista mozzafiato sull’isola di Symi e sulla costa turca.

Villa Mussolini Rhodos


Vendita proprietà statali in Grecia


L’ “Hellenic Republic Asset Development Fund” (HRADF), incaricato di raccogliere fondi dalle vendite di proprietà statali per ridurre il debito, ha messo sul mercato nel 2014 la Villa de Vecchi.

A mezzo secolo di distanza la Grecia offre un contratto di locazione di 50 anni per la proprietà, costruita dal conte Cesare de Vecchi, consigliere di Mussolini, nel 1936-47. Mussolini non vi trascorse mai l’estate come era nelle sue intenzioni iniziali, ma lo stesso Vecchi visse nella villa quando era governatore delle isole del Dodecaneso, fino al 1947.

Oltre alla villa, altre 13 proprietà non utilizzate vengono offerte come potenziali piccoli hotel di lusso. Tre di esse sono solo in vendita, mentre le altre dieci sono offerte in locazione per 50 e 99 anni.

Ad opporsi alla vendita Andreas Taprantzis, direttore esecutivo del Consiglio di amministrazione del Fondo, affermando che la Grecia starebbe vendendo il proprio patrimonio. “Ora c’è un’opportunità perfetta per metterli in mostra, non solo per i greci ma anche per i visitatori stranieri”, ha detto, aggiungendo che “nessuno prenderà l’edificio e lo porterà via. L’investimento contribuirà a migliorare il nostro prodotto turistico e a creare nuovi posti di lavoro”.


Perché Villa de Vecchi è abbandonata?


Alcuni sostengono che l’edificio è stato deliberatamente lasciato cadere in rovina come ricordo permanente della presunta crudeltà del Conte nei confronti della popolazione locale e del fallimento dell’Italia nell'”italianizzazione” del Dodecaneso.

Posizione urbex

Lascia un commento